L’Associazione dei Veneti a Roma compartecipa con una nutrita rappresentanza alla Solenne Cerimonia Pontificale per la Presa di Possesso del Titolo di San Marco al Campidoglio conferita a Sua Eminenza Cardinale Angelo di Donatis il 7 ottobre 2018 (domenica XXVII del Tempo Ordinario) presso la Basilica di San Marco in Campidoglio Roma.
Il vespro domenicale accompagna le nubi del cielo nero di fine estate ed il chiarore del tramonto illumina di rosso la bella facciata della Basilica di San Marco. Sono le 18 e 30 della domenica 7 ottobre 2017. Il lastricato del sagrato, coi suoi Sanpietrini scuri, è bagnato ed è già pregno di tanti fedeli accalcati nel severo ingresso coperto della navata centrale della chiesa, vigilato dai due leoni marmorei bianchi posti ai lati del portone ben sorvegliati dai solerti Vigili dell’Urbe e tanto personale di servizio. Tutti in attesa di entrare nella tre belle navate dell’antica Basilica per assistere alla importante e storica funzione religiosa del Presbitero del Clero romano per la presa di possesso del Titolo di San Marco in Campidoglio a Sua Eminenza Cardinale Angelo De Donatis.
Monsignore Renzo Giuliani, reggente della Basilica e custode intransigente del luogo sacro, per tempo si sposta tra esterno ed interno per curare gli arredi della chiesa ed il flusso dei fedeli che numerosi vanno a riempire i posti della navata centrale appositamente allestiti per la grande occasione. Una parola qua ed un rimprovero là fanno sì che tutto funzioni per le rigide procedure ecclesiastiche. Grande merito al Monsignore Giuliani per l’ottimo risultato raggiunto.
Il gonfalone della Associazione dei Veneti a Roma accostato alla sinistra dell’altare troneggia tra la navata centrale e quella di sinistra con accanto i rappresentanti del sodalizio veneto signori: Presidente Claudio Modena, il Vice-presidente Alessandro Moret, Consigliere decano Antonio Moretta, segretario Marco Cavattoni, il rappresentante dei Bellunesi Vittoriano Speranza, le ex presidentesse Franca Lancia Di Giorgio e Maria Luisa Piva. Accanto, nei posti riservati, vi sono allocati tra l’altro gli invitati prestigiosi dei Veneti: il Duca di Wellington Riccardo Giuliani, il Duca Antonino V d’Este Orioles accompagnato dalla signora Contessa Loredana Dell’Anno, il segretario e Gran Cerimoniere dell’Ordine dei Cavalieri di San Silvestro Marco Crimi e signora, la Poetessa Carmen Costanzo e marito ed ancora moltissimi altri componenti dell’Associazione e suoi sodalizi gemellati.
Ecco che preceduto da due colonne di prelati con in mano i ceri illuminati, entra il Cardinale dalla porta centrale coi paramenti Cardinalizi ed affiancato da Monsignore Giuliani in un ovattato ambiente che sa di incenso allietato da soave musica sacra e canti religiosi. Il Cardinale prende posto nel tronetto cardinalizio centrale con alle ali lo stuolo di prelati coi paramenti accomodati in sedie poste sotto ghirlande di fiori bianchi che coronano gli spalti. La vecchia chiesa di San Marco riluce di brillantezza e bellezza.
Breve pausa distensiva e poi inizia la Santa Messa cantata officiata dall’importante Cardinale in persona. Viene data lettura della bolla papale proveniente dal Vaticano a firma del Papa Francesco che assegna la chiesa di San Marco alla personale sovrintendenza del Cardinale Angelo De Donatis quale segno di partecipazione alla sua sollecitudine Pastorale nell’Urbe. Va ricordato che il Cardinale è stato per ben 12 anni consecutivi parroco della basilica di San Marco alla quale è sempre legato da ricordi indelebili della sua vita pastorale. Le parole possenti e penetranti della lettura del prezioso documento entrano negli animi dei fedeli attoniti ed adoranti creando in ciascuno un intimo piacere rotto solo da uno scrosciante applauso liberatorio che spandeva una dolce beatitudine sulla intera folla di presenti.
Il Monsignore Giuliani dà una lettura di un appunto ricco ed esaustivo illustrante la grande e mastodontica storia del clero che ha sovrinteso la vita della importante basilica di San Marco citando nomi di Papi e di Sovrintendenti nell’arco dei secoli di storia.
La Santa messa prosegue con l’omelia di Sua Eminenza che riguarda la indissolubilità del matrimonio riprendendo le parole di Sua Santità Papa Francesco che dicono: “parliamo di una carne” che non si può dividere. Gesù “lascia il problema della separazione e va alla bellezza della coppia” che deve essere tutt’uno…..non dobbiamo soffermarci, come questi dottori, su un ‘si può’, o ‘non si può’ dividere un matrimonio.
Tra canti, musica arcana e voci del coro il Cardinale ed i prelati in ausilio somministrano l’Ostia Sacra della Comunione alla fila di fedeli incolonnata verso l’Altare Maggiore. Arriva il termine della funzione religiosa con l’ “Ite Misa Est” e pian piano i fedeli si accalcano verso l’altare per ossequiare il Cardinale De Donatis e raccogliere un sorriso, un contatto ed una benedizione.
Il Gonfalone della Associazione dei Veneti trionfa a questo punto sull’altare dietro ad una folta rappresentanza di partecipanti con la presenza dell’Alto prelato Angelo De Donadis ed il Monsignore Giuliani per una foto di rito a ricordo dell’importante giornata domenicale del grande Presbitero della basilica di San Marco.
La Associazione dei vetrai di Murano (Venezia) porta in dono alla Basilica di San Marco una bellissima e preziosissima teca in vetro colorato e soffiato dai maestri vetrai muranesi destinata a raccogliere le spoglie di San Marco conservate sotto l’Altare maggiore. Ampio e graditissimo il ringraziamento dei due alti prelati con applauso dei fedeli sparsi nella chiesa.
E’ già notte quando il sagrato della chiesa riceve le ultime persone in uscita per il commiato definitivo dalla basilica. Saluti ed abbracci mostrano la grande partecipazione di tutti felici di aver assistito ad uno storico, importante ed unico evento ecclesiale quale il presbitero del Clero romano 2018. Il gonfalone della Associazione dei Veneti a Roma viene smontato dal bravo segretario Marco Cavattoni pronto a ritroneggiare negli uffici della Associazione per testimoniare la fedeltà dei Veneti alla Chiesa Cistiana, a San Marco ed principi fondanti la Associazione veneta.
Antonio Moretta
(08.10.2018)