Presentata la scultura dell’Angelus Misericordiae, realizzata dal maestro Pasquale Basile
Giovedì 30 marzo 2017, alle ore 18.30, presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia, Villa Savorgnan di Brazzà, via xx Settembre, 2 Roma, il Club per l’Unesco di Roma e il Club per l’Unesco di Terracina, hanno creato l’evento: Misericordia e Sviluppo Sostenibile. Sono intervenuti:
Prof. Aurelio Angelini, Presidente Comitato Scientifico Unesco DESS
Maestro Pasquale Basile, Artista e Presidente Club per l’Unesco di Terracina
Don Alessandro de’ Spagnolis, Presidente Associazione Africa Project Onlus
Dott. Arcangelo Palmacci, Poste Italiane
Dott. Giuseppe Rusconi, Giornalista Vaticanista
Presidente f.f. del Club per l’Unesco di Roma. Avv. Maura Gentile. Prof. Giovanni Puglisi emerito Commissione Nazionale Unesco e presidente Associazione Sviluppo Sostenibile ( DESS).
E’ stata presentata la scultura dell’Angelus Misericordiae, realizzata dal maestro Pasquale Basile e donata al Sommo Pontefice dai Club per l’Unesco di Roma e di Terracina lo scorso 15 marzo. Le Poste Italiane hanno emesso per l’evento un “ Foglio erinnofilo”, a tiratura limitata, il cui primo esemplare è stato donato al Papa. Il maestro Basile ha realizzato un’altra importante opera “Il Volo”, scelta dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco per rappresentare la Campagna per il DESS( Decennio ONU per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014). Lo sviluppo sostenibile è al centro delle politiche mondiali con l’approvazione dell’Agenda 2030. Il Pontefice nella sua Enciclica “Laudato Si”, invita l’umanità ad avere misericordia verso la nostra Casa Comune: la Terra. Dio ci ha donato un giardino rigoglioso, ma noi lo stiamo trasformando in una distesa inquinata di macerie , deserti e sporcizia” Sviluppo Sostenibile inteso come priorità per la realizzazione di un modello di società sostenibile, dal punto di vista ambientale e sostenibile anche dal punto di vista economico.
Con l’approvazione dell’Agenda Globale 2030, tutti i Paesi dovranno valutare il proprio “stato di salute”, attraverso una serie di parametri, obiettivi e target interconnessi che contemplano aspetti economici, sociali, giuridici, umani, tecnologici. Raggiungere i 17 obiettivi è un impegno per tutti i paesi che, consapevoli dei rischi connessi ad uno sviluppo non più sostenibile, dovranno attuare un cambiamento capace di garantire il futuro alle nuove generazioni. L’Italia presenta alcuni punti di forza (alta aspettativa di vita in buona salute, una significativa quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, ma anche molti punti di debolezza tra cui l’alto livello di percezione della corruzione, un tasso elevato di disoccupazione, disuguaglianze di genere ed elevati rischi ambientali. L’Italia si è impegnata ad assicurare educazione per tutti, a ridurre le disuguaglianze tra ricchi e poveri, ad eliminare la violenza contro le donne, a migliorare la qualità dell’ambiente. Sono 17 gli obiettivi e 169 i target dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile, da raggiungere entro il 2030, adottati nel settembre 2015 dai Paesi delle Nazioni Unite. Tutti sono chiamati a contribuire con forte senso di responsabilità e si impongono scelte lungimiranti per assicurare il futuro dell’Italia, dell’Europa, del mondo. Per realizzare quanto stabilito dall’Agenda Globale 2030 è stata creata l’ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), la quale riunisce 80 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile del nostro Paese, fra cui la Fondazione Giovanni Agnelli. L’accelerazione delle produzioni hanno portato al consumo delle risorse, anche per la crescita esponenziale delle risorse non riproducibili e l’accelerazione tecnologica ha generato un miglioramento del tenore di vita ma bisogna evitare gli effetti negativi dello sviluppo; bisogna conciliare il rapporto uomo-natura ed accorciare la distanza tra paesi ricchi e paesi poveri. Anche Papa Francesco pone l’accento sul problema dell’Educazione alla sostenibilità: è necessario differenziare i rifiuti, operare nel modo più giusto, in termini di economia, creare rapporti tra il Nord e il Sud del mondo, divenire cittadini consapevoli e responsabili del mondo. Bisogna saper mantenere le risorse di cui disponiamo e saperle trasmettere alle generazioni future. E’ una visione globale, quella del Papa, sui problemi del lavoro, della parità, dell’acqua. La Terra è l’unica risorsa e, se tagliamo il ramo su cui stiamo seduti, facciamo del male a noi stessi. Dott. G. Rusconi: la priorità di Papa Bergoglio è salvare il mondo. Egli vuole entrare in dialogo con tutti, riguardo alla nostra casa comune. Un grande esempio ci viene da San Francesco che si preoccupava della natura, degli animali, dei poveri, degli ultimi. L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme e, il deterioramento riguarda i più poveri: grido della Terra grido dei poveri. I poteri economici continuano a giustificare ed ignorano gli effetti sulla dignità e sull’ambiente. Il Papa: c’è una nuova coscienza, credenti e non credenti sono d’accordo sul fatto che la Terra è un’eredità comune ma bisogna procurare risorse perché si possa crescere sani dappertutto. Ecologia integrale e bene comune sono termini inseparabili e l’educazione alla responsabilità ambientale è molto importante .La sobrietà va vissuta con naturalezza e la felicità richiede di saper limitare le richieste. Molte cose devono riorientare la propria rotta, occorrono nuovi atteggiamenti e stili di vita e lunghi processi di rigenerazione. La performance è stata molto formativa e accattivante, numerosi gli interventi. Una cena raffinata in un prestigioso salone del Circolo ha completato l’evento.
Carmela Costanzo