L’esordio del testo richiama alla mente tutti gli aspetti noti e meno noti che già, dal tempo dei tempi, hanno reso noto un mondo declinato al maschile.

La donna, spesso, pensa di poter cambiare il suo uomo con la sottomissione e la svalutazione di sè e, come donna e come madre, merita di essere isolata, merita le botte e la violenza. Le persone violente, lo sono a prescindere… Altro sopruso, molto diffuso è lo Stalking; la donna subisce comportamenti di oppressione e di vessazione, da ex mariti o da ex compagni di vita e, nel 2009 la legge 38, ha introdotto, nel nostro Ordinamento, il reato di Atti persecutori (stalking art.612 bis) sia per gli autori sia per gli atti persecutori.

Molte donne non denunciano per paura o per vergogna e non sanno neppure che esistono centri antiviolenza e sportelli di supporto gratuiti. A volte non denunciano perchè potrebbe sembrare un tradimento nei confronti del compagno.

L’autrice del libro racconta di aver dovuto affrontare anche casi, diametralmente opposti; anche gli uomini subiscono soprusi e violenze morali da parte delle donne! ” Io non posso stare lontano da mio figlio!” Lei deve convincere la mia ex moglie e il Giudice a concedermi più tempo da trascorrere con mio figlio…

A molti uomini viene negato il diritto alla paternità e, spesso l’uomo diventa preda della donna la quale, in nome della emancipazione, lo rifiuta e lo umilia.

Secondo una ricerca condotta da K. Scott e da M. Strauss, risulta diffusa la violenza della donna, tanto quanto quella dell’uomo ( 27% gli uomini e 24% le donne). Nelle rimanenti percentuali si abusano l’un l’altro. La violenza delle donne verso gli uomini, sia sul piano fisico, sia sul piano psicologico, rimane inconfessata per vergogna.

Spesso il CTU, Consulente Tecnico d’Ufficio (Ausiliario del Giudice), nel proporre l’affido esclusivo del minore alla madre, escludendo il padre, non tiene conto dei danni che potrebbe procurare al minore e dei rischi di danno evolutivo in caso di affido monogenitoriale. Non si può escludere il padre dalle scelte educative di istruzione e di salute demandando tutto alla madre. La bigenitorialità o affido condiviso, prevede invece, la partecipazione di entrambi i genitori alla cura, alla crescita dell’autostima, alle scelte nel campo dell’istruzione, dell’educazione, della salute, quindi del futuro e delle scelte più idonee per far crescere un figlio sano, sereno e costruttore del suo futuro.

A volte, donne manipolatrici usano i figli per metterli contro i papà e questi crescono covando odio immotivato verso il genitore che viene denigrato e sottovalutato. Il danno

può essere incalcolabile perchè il bambino non comprende perchè viene privato dell’affetto del padre e sarà più fragile, più esposto alla manipolazione, alla depressione, alla carenza di equilibrio.

Quando una coppia si disgrega, non può sconvolgere la vita di un figlio, anzi deve garantire la priorità al suo benessere , garantire l’amore, la condivisione e la serenità. Un buon padre deve continuare ad amarlo, a mantenerlo, ad interessarsi dei suoi studi, della cerchia dei suoi amici, ad ascoltarlo.

” In un mondo che ha perduto i valori, bisogna accompagnare la crescita dei giovani. Sono proprio loro il futuro dell’umanità” C.C.

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