PRESSO THE HIVE HOTEL ROMA: EVENTO CULTURALE
EUROPA: TEMPO SCADUTO- ORGANIZZATO DA “L’ALBA DEL TERZO MILLENNIO” PRESIDENTE DOTT.SSA SARA IANNONE
CONFERENZA DEL” CLUB DELLA COLOMBA DELLA CIVILTA'”
Venerdì 27 maggio, presso The Hive Hotel in Roma, è stato realizzato un evento di altissimo livello e di grande attualità.
Panel composto da:
Prefetto di Roma dott. Franco Gabrielli, già Capo della Polizia
Generale Esercito Italiano Maurizio Fioravanti
Storico prof. Antonello Folco Biagini, già rettore Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza
Ambasciatore,Alessandro Minuto Rizzo già pres. NATO Defense College Foundation
Vice Direttore ANSA Stefano Polli
E’ stato un brainstorming di riflessioni, di idee, di scambi di vedute, di apporti creativi da parte dei relatori per tentare di capire il caos, il coinvolgimento di tanti paesi in un iniziale tentativo di conquista di territori da parte di una nazione nei riguardi di una nazione confinante che chiede di far parte dell’Europa.
Infatti il prof. Gabrielli dice: Raccogliamo i frutti avvelenati di un tentativo di ampliamento dei propri confini. E ancora: porsi alla guida dell’Europa non è semplice, molte forze politiche tentano di raggiungere l’obiettivo ma, il percorso accidentato e gli esiti incerti, segneranno il futuro. La campagna elettorale non parla d’Europa; le leggi vengono decisa a Bruxelles e a Straburgo. L’Italia vorrebbe un Mediterraneo stabile ma, ciò non accade, le tensioni sono in crescita e coinvolgono anche il Mar Rosso, un corridorio che attraversa tantissimi paesi in conflitto tra di loro.
Il generale Maurizio Fioravanti, si dichiara uomo di pace e lui che ha vissuto tragedie inenarrabili ( terremoto dell’L’Aquila), ha ancora ricordi che hanno ferito la sua anima. Aggiunge” basta lacrime e sangue, non c’è miglior difensore della pace, di chi ha vissuto la guerra!”
L’ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo: ” Le crisi sono occasione di crescita, spesso però, chi ha avuto occasioni di crescita, ha visto aumentare sempre più le difficoltà”. L’ampliamento deve andare di pari passo con le regole e bisogna trovare le giuste forme di aggregazione. Però, oggigiorno la situazione è precaria, la guerra è asimmetrica e ibrida e, sarà difficile percepire le fonti delle minacce; la disinformazione confonde le menti e, soprattutto manca la forza della Democrazia. Saremo sempre succubi di qualcuno che lavora dietro le quinte. Le crisi sono occasioni di crescita, chi mira ad avere più voti,( si parlava di agricoltura, del prezzo del grano, dell’assistenza allo sviluppo); la sfida maggiore rimane l’ampliamento dei territori e del potere! Della Brexit non se ne parla più e, le due europe, dopo l’89, sono tornate a parlarsi. La speranza è la nascita di una difesa europea (economica e militare).
L’ Ucraina è devastata e, i russi, fanno il tiro al piccione; le difficoltà sono numerose; si spera nel Congresso di Washington che avverrà nel mese di luglio. Si attendono decisioni importanti.
Una riflessione personale mi ha condotto al perchè non si riesca a raggiungere una coesione di intenti. L’Europa Unita non è nata da ideali filosofici e filantropici, è nata da motivazioni economiche e, il popolo, ha subito pesanti crolli finanziari. Il nostro Paese ha una storia luminosa e presente, ancora dopo tanti secoli. I grandi condottieri hanno conquistato vasti territori ed hanno lasciato ovunque tracce della grandiosità di Roma (The Wall-Baalbek- Bath etc.). Dopo due guerre disastrose, abbiamo rialzato la testa e, pur non avendo attraversato la pre-industrializzazione, siamo saltati alla post- industrializzazione, grazie alla genialità, alla creatività, all’operosità del nostro popolo. Abbiamo accolto gli dei (falsi e bugiardi), innalzato colonne, templi, statue e poi scacciati via con un colpo di spugna. Le testimonianze però sono vive, maestose, imponenti, prestigiose!
Sono tanti i dubbi che serpeggiano… sia tra i governanti sia tra la gente comune, il popolo (pancia delle nazioni). Ma, se è vero che tutti vogliamo l’Europa unita, forse dovremmo rinunciare ai nazionalismi, ai Super-Ego e creare una vera unione di anime, di scelte, di obiettivi, creare una Costituzione che ci unisca veramente.
La vita corre velocemente, le persone cambiano, siamo tutti maschere bugiarde, ciò che è nuovo oggi, domani è desueto, abbiamo memoria breve e labile e, dimentichiamo, in breve tempo gli eventi e i volti di chi ha lavorato bene e di chi ha fatto tanto male. E’ anche una strategia di potere o un meccanismo di difesa? Ricordando Zygmunt Bauman, la nostra è veramente una ” società liquida”.
Ci sentiamo tutti giganti ma, chi è nano, rimarra sempre tale!
Forse bisognerebbe ricostruire un nuovo mondo, su basi che mirino al bene dell’umanità, alla capacità di sopravvivenza e creare un fil rouge tra tutti i popoli della Terra.
Ci stiamo avviando verso l’Intelligenza Artificiale o verso la fine dell’Umanità?
Roma 1 giugno 2024 Carmela Costanzo