LA COMUNICAZIONE DELLE NUOVE FRONTIERE DEL CIBO. UTILIZZO DEGLI INSETTI NEI PRODOTTI CEREALICOLI E PIU’ IN GENERALE NEGLI ALIMENTI: OPPORTUNITA’ O PROBLEMI?

Organizzato da ORG Lazio,Fnsi- Corso Vittorio Emanuele II, 349 Roma

Relatori: R. Ambrogi, presiderte Arga Lazio; Guido D’Ubaldo, presidente Consiglio Dell’Ordine dei giornalisti del Lazio; A. Sonnino, presidente FIDAF; Marina Garcea-Dirigente Tecnologo CREA-AN; Valeria Turfani, ricercatrice CREA-AN; Valentina Narducc, ricercatrice CREA-AN; Carlotta Totaro Fila, fondatrice Start up innovativa ALIA INSECT FARM; Ernesto di Renzo, antropologo Univ. Tor Vergata; Cristina Giannetti, Capo Uff. Stampa CREA; Tiziana Briguglio, Arga Lazio.

” GRILLI E NON SOLO”

Gli insetti, per l’alimentazione umana e animale, sono un settore studiato e approvato nella Unione Europea (R.UE 2015/2283). Dal 2018 autorizza il ” novel food ” cioè alcune specie di insetti ammessi: le larve essiccate del coleottero giallo della farina (giugno 2021); la locusta migratoria congelata, essiccata e in polvere ( novembre ’21); il grillo domestico, congelato, essiccato, e in polvere ( febbraio 22 ) e la polvere parzialmente sgrassata, ottenuta da questo insetto ( gennaio 23); il verme minore in forma larvale , congelato, essiccato, in pasta e in polvere (gennaio 23).

La scienza degli insetti, come produzione alimentare per l’uomo e per l’animale è agli albori. Gli insetti sono una fonte alimentare promettente per l’uomo.

In alcuni paesi c’è già una tradizione di consumo ed è necessaria per i paesi in via di sviluppo, per l’integrazione di alimenti poveri di proteine e di grassi. In Europa gli interessi e gli atteggiamenti sono diversi e molto equilibrati; la produzione di insetti per gli usi alimentari, essendo agli albori, necessita di ricerca e di sperimentazione. Necessita valutare la loro sicurezza d’uso ( contaminazione microbiologica, problemi tossicologici dovuti all’accumulo di elementi tossici, problemi di allergenicità da ingestione e da contatto. Necessita avere metodi e protocolli validati; sempre a garanzia del consumatore e per mantenere la fiducia, è necessaria l’etichettatura in cui la presenza dell’insetto sia chiaramente indicata.

Azioni italiane: il 23 marzo 2023, il Governo ha notificato alla Commissione europea 4 Decreti Ministeriali che prevedono un’etichettatura chiara e scaffali dedicati a prodotti a base di insetti per la GDO ( grande distribuzione organizzata).

CREA, Marina Garcea: la polvere di insetti è un alimento molto ricercato; gli insetti sono quasi 2000, in diversi stadi di sviluppo: uovo-larva -pupa-insetto completo. Il 31% dei coleotteri-api-formiche raccolti in natura, da dieci anni in allevamento.

Tradizioni culturali ecologiche: sono fonte di alta qualità, più sostenibile rispetto all’allevamento del bestiame e richiede meno terreno, meno acqua, meno mangime= meno impatto sull’ambiente.

Salute= sono senza glutine. C’è una lunga lista dei cibi con insetti “The big list of edible insect products.

CREA ( Centro Ricerca Alimenti): vantaggi nel mangiare insetti:

-posseggono valori nutrizionali pari o superiori agli altri alimenti animali

-più del 75% della loro massa è utilizzabile come cibo

-richiedono spazi di allevamento molto limitati e non necessitano di grande quantità di acqua.

Insetti edibili hanno alto tenore di proteine, alto valore biologico, aminoacidi essenziali, alto tenore di lipidi insaturi, vitamine (gruppo B e B12), sostanze potenzialmente benefiche.

Dal punto di vista nutrizionale, l’aggiunta di una quota di farina di insetti nei prodotti cerealicoli: completa il profilo aminoacido dei cereali, carente di aminoacidi essenziali;

-integra il profilo di minerali, di vitamine, di fibra e sostanze bioattive.

Potrebbero presentare problematiche nutrizionali, glutine (per i soggetti celiaci e intolleranti dei derivati di insetti). Il rischio di contaminazioni microbiologiche o chimiche, viene ridotto grazie agli allevamenti certificati.

” YUCK FACTOR”= fattore di disgusto

Espressione nata negli anni ’90 (Università della Pennsylvania), ad opera del prof. Arthur Caplan che la utilizzò per descrivere le risposte istintive di repulsione, verso ciò che è al di fuori dei nostri canoni.

Nel 2013 la Fao pubblicò una ricerca sul consumo di insetti, per ovviare alla carenza di cibo, per sfamare la popolazione mondiale crescente. Dal 2018 la commercializzazione degli insetti, a scopo alimentare, è stata consentita anche in Italia.

Il consumo di insetti non appartiene alla cultura occidentale. La neofobia alimentare è un istinto di autoprotezione. La vista di parti riconoscibili di insetto è un fattore che scoraggia l’assaggio. L’uso dei derivati di insetti è diffuso nei prodotti cerealicoli:

-barrette con farina di insetti

-barrette di cioccolato con farina di insetti

-Snack con mais, legumi e farina di insetti

-barrette energetiche con farina di grilli

-barrette di pasta sfoglia con verme della farina

-pasta di grano saraceno con bachi da seta

-pasta di grano duro con farina di grillo.

Il processo deve essere lento e graduale, ovviamente l’utilizzo di insetti è anche nell’alimentazione animale.

Roma 26.6.2023 Carmela Costanzo

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