Spettacolo teatrale dedicato alla cantante Gabriella Ferri
CIRCOLO UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE D’ITALIA, SALA MILLEVOI, ROMA
Interpreti: Susy Sergiacomo (attrice), Eleonora Tosto (cantante), Danilo Blaiotta (pianoforte)
Il Teatro è vita e, lo spettatore, partecipa alle storie presentate dagli artisti, entra in comunione con loro, sente i loro respiri, le loro ansie…si crea un’osmosi di sguardi e di emozioni!
Un background dell’anima, ci tuffa in una Roma sparita dove i bimbi giocavano nelle strade, gli innamorati si scambiavano baci sul lungotevere, i ” barcaroli” andavano su e giù, sotto i ponti storici (opere d’arte consegnate ai posteri), cupole svettanti di una bellezza surreale, soprattutto al tramonto, quando lingue di fuoco incendiano il cielo. Gabriella richiamava l’antico fascino del volgo, la sua voce, all’inizio flebile all’improvviso si impennava e ruggiva. Indimenticabili le sue canzoni: “Vola vola l’aritornello”, ” Te possino dà tante cortellate”, “Rosamunda”, “Dove sta Zazà” e tante altre ancora.
Il tramonto nooo… Gabriella aveva paura della notte! La sua ultima notte ha attraversato tutta la sua vita che lei definiva “una giostra” di persone, di amici, anche di coloro che puntavano il dito contro i poeti, i musicisti, gli artisti.
La sua casa, a Testaccio, era piena di luci, di vita, all’improvviso vede il padre (er meglio tacco), sente un gran calore, simile a quello dell’inferno e dice: dobbiamo pregare pè non ce andà. Rivede Roma tutta bianca, come non l’aveva vista mai (La nevicata del ’56). Poi arriva Totò con le sciantose, Fellini, che la definiva “Pagliaccio de’ razza; arriva anche Mimmo col “Vecchio Frac” e tanti altri ancora.
“Io vi penso e voi apparite, io mi sento attrice e spettatrice della Città Eterna.
Con le braccia spalancate, vorrebbe abbracciare tutti ma poi, viene attanagliata dalla paura e implora: non mi lasciate sola, non andate via…
L’attrice che ha impersonato Gabriella, la cantante che ci ha regalato canzoni struggenti e il pianista che soffiava sui tasti ansiosi di solfeggi, sono stati molto bravi e ci hanno fatto ricordare Gabriella in tutte le sue movenze, canzoni, tristezze, paure!
Gli spettatori emozionati, alcuni con gli occhi umidi, silenzio assoluto!
Non eravamo a teatro ma nella piazza del Testaccio e lei, affacciata al balcone della sua casa, volava via come una rondine”
Roma 11 novembre 2022 Carmela Costanzo

