“LA SCUOLA E’ VITA” di Carmela Costanzo

L’odierna temperie culturale è caratterizzata dal  nichilismo imperante e l’uomo, dal super Io  espanso, aspira a diventare ” gigante” .                                                 

Apparire a tutti i costi e ricevere consensi è ambizione spinta al massimo. La propria identità, la propria anima, viene rinchiusa in una cassetto e dimenticata. Cento maschere, a seconda delle circostanze.  Il volto dov’è?

L’uomo  è abituato a definire” normale”  chi fa parte del gregge, chi somiglia a tutti gli altri: un corpo, una testa, due braccia, due gambe e  abiti alla moda. Proprio in quello scrigno, spesso,  avvengono incredibili abbracci tra neuroni e, in quegli abbracci , si determina la diversità. A volte, menti  eccelse albergano in corpi banali o diversi. E’  in quella diversità che, spesso, si celano tesori.

Ogni essere umano è unico ed irripetibile, ognuno ha i suoi doni e, chi si occupa di bimbi o di giovani, deve scoprirne le potenzialità, i punti di forza per instillare l’autostima, trasfusione di coraggio e di energia mentale. Tutti, educatori, familiari, amici, devono attivare la ” self  fulfilling  prophecy”, la profezia che si avvera o Effetto Pigmalione o Rosenthal.  E se ci sono problemi? Dopo attenta osservazione, con gli stimoli adeguati e con le tecniche scientificamente verificate, dobbiamo scoprire  gli strumenti e gli esperti capaci di  guidarli  verso l’apprendimento. Ogni essere umano aiutato, è una conquista per l’umanità.  Ghettizzare è il peggiore dei mali. Tanti bimbi presentano problemi, già nei primi anni di vita ma, spesso , i genitori negano o si mettono in contrasto con l’insegnante, sprecando tempo prezioso.

Tanti bimbi presentano Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA ) e, la famiglia, la scuola, la società, hanno il dovere di occuparsene, offrendo gli aiuti adeguati, pertinenti, calibrati sul problema. La scuola non è un grande edificio anonimo, con lunghi corridoi, ampi finestroni e tante rampe di scale; la scuola è il futuro della società e, il suo compito, non è solo istruire ma educare con amore, con passione, con sacrificio, con aggiornamento continuo e , con competenza. Chi entra in questo castello dorato, deve sapere che il suo lavoro è una missione. Ogni sguardo, ogni sorriso, ogni rimprovero può  danneggiare o salvare un bambino. Non è un caso parlare di ” apprendimento emotivo “.

I genitori, oggi sempre più impegnati e frettolosi, dovrebbero conoscere alcuni atteggiamenti  antichi ma validi per un sano sviluppo dei loro figli.

Gattonare, per esempio, procura tantissimi benefici : rinforza la muscolatura, lo sviluppo grosso motorio, la motricità fine, l’equilibrio, la coordinazione oculo-manuale, rinforza la vista, la visione bifocale, favorisce lo sviluppo dello schema crociato, sostiene lo sviluppo mentale e favorisce la comunicazione tra i due emisferi cerebrali; sono le basi per l’autonomia motoria ed emotiva.

I primi anni di vita di un bambino sono ricchi di traguardi, importanti per la crescita. I piccoli apprendono la lingua ascoltando la mamma, il papà, i familiari; il loro ruolo è decisivo. Bisogna parlare con chiarezza, articolando bene le parole, abituarli a chiamare le cose col loro nome, parlare di cose le li interessano, che stimolano la  curiosità e la voglia di parlare; passare con loro più tempo possibile.

Il primo curriculum formativo avviene,  quindi, in famiglia. 

Il secondo curriculum , a scuola.

Gli inss., dopo un primo periodo di osservazione, capiranno se qualche bambino presenta difficoltà di lettura, di scrittura, di calcolo. Sarà utile monitorare la sua evoluzione , per evitare problemi più seri, con l’aiuto di esperti. Sarebbero molto utili i laboratori per sviluppare prassie, manipolazioni sensoriali, giochi di ruolo, condotti da tutor esperti del gesto grafico, del linguaggio (logopedisti), del calcolo, con strategie appropriate e con giochi finalizzati. Anche per i bambini iperattivi, con disturbi oppositivi provocatori,  il tutor può fare molto.

E’ necessaria una sorveglianza continua perché,  molto spesso, si verificano fenomeni aberranti di bullismo e non solo nelle scuole di periferia!

E’ chiaro che, le scuole necessitano di docenti con competenze plurime e con specializzazioni all’avanguardia, per poter garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti.

Questo è il secolo della scienza e i numerosi ricercatori,  che lavorano con passione,  potrebbero realizzare scoperte necessarie a tutti i bimbi della Terra.

Oltre l’epidemia, la guerra, un altro grave problema incombe sulla umanità: l’ utilizzo smodato dei media. Nel 1968, il sociologo Neil Postman fu il primo ad introdurre l’espressione : ecologia dei media; i media, infatti, influenzano la percezione, la conoscenza, le emozioni e i valori umani. La stampa ha creato l’infanzia, la TV  e il WEB la stanno annullando. Nel 1982, Postman scrisse “La scomparsa dell’infanzia” ed è molto attuale. I bambini usano i Social in modo compulsivo, si mettono in mostra, partecipano a sfide, non vengono controllati e rischiano di essere adescati e molestati. Mentre i genitori sono sempre impegnati, hanno poco tempo per parlare con i figli e quindi conoscerli…loro cercano compagnia su TIK TOK. Dobbiamo porre un freno, dare regole ben precise e rispettarle anche noi adulti. L’ uso smodato del web, sta facendo scomparite l’infanzia e la fanciullezza; i bambini vivranno in solitudine e crederanno che, ciò che conta è il numero dei followers. Non sanno inventare giochi, la loro creatività si sta spegnendo…viene stimolato solo l’emisfero deputato alla vista e Postman paventava il pericolo di future aberrazioni fisiche.

   Roma 6 maggio 2022 Prof. Carmela Costanzo

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