Eugenio Montale, nel discorso per il conseguimento del Premio Nobel disse: ritengo che la poesia sia nata dalla necessità di aggiungere un suono vocale (parola) al martellamento delle prime musiche tribali. Infatti il pensiero logico non sa parlare ai sentimenti, agli istinti, alle passioni. Le trasgressioni del poeta, i suoi racconti diventano poesia solo se sa dare ad essi la totalità della comunicazione umana, fatta di istinti e di sentimenti. E’ impossibile rinchiudere la poesia e l’arte in definizioni e concetti. La poesia si rivolge all’intrecciarsi tra filogenesi ed ontogenesi ; con la sua capacità simbolica parla all’uomo e risveglia le emozioni più inconsce. Leggere i versi poetici non per capire ma per abbandonarsi ai suoni, alle immagini, ai simboli in essi contenuti.

L’artista è portatore di una fragilità psichica che lo rende capace di penetrare i più profondi recessi dell’animo umano. La psiche di un poeta o di un artista ha una sensibilità ed una fragilità che di per sè è ” male di vivere” ( E. Montale). Egli diceva ” la verità è che la parola veramente poetica, contiene già la propria musica. La musica, come un quadro astratto, non ha riferimenti precisi con la realtà, eppure suscita emozioni, evoca immagini. Una peculiarità del bambino e dei primitivi è il pensiero arcaico. Esso non è razionale e sussiste ancora oggi nei sogni e nell’infanzia. Lo troviamo anche nell’arte e nella poesia quindi, questo linguaggio arcaico, esiste ancora nella mente e nel cuore degli uomini (C.G.Jung). Le fantasie hanno una funzione di compensazione; gli alchimisti non si curavano di ricavare l’oro dai metalli, per tornaconto materiale ma, attraverso la trasformazione della materia, cercavano un oro spirituale, che desse un senso evolutivo alla loro vita psichica.La poesia si rivolge all’uomo totale e adopera i tanti linguaggi della comunicazione umana, compresenti nella sua psiche. La poesia usa le parole in modo particolare, mette in esse i colori, i suoni della realtà percepita ed anche le reazioni interiori con cui la realtà è vissuta. Per arcaico si intendono quelle forme di pensiero, di linguaggio e di comportamenti che, da sempre, sono stati dell’ uomo e che sono altro “altro” rispetto alla razionalità. E’ un primo livello di conoscenza e di comunicazione che l’uomo ha in comune con animali e piante. Quando si diventa adulti si entra nel mondo dei concetti( delle idee platoniche) e, ogni cosa è inserita in categorie, classi; nell’evoluzione umana si tende ad organizzare il pensiero arcaico in pensiero razionale. Il pensiero arcaico, invece, si sviluppa in sogni; un pensiero, un ricordo, diventa immagine, suono, odorato, etc. Nel nostro secolo, i poeti, per essere più liberi nella composizione, hanno abbandonato rima e ritmo ma, il verso libero ha continuato ad avere una sua musicalità. Magia, modalità della comunicazione infantile e dei primitivi sono gli ingredienti della poesia.

Rm 21 marzo 2021 Carmela Costanzo

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