
Capitolo anno 2019 dell’Ordine dei Cavalieri di San Giorgio di Bourgogne
in l’Aquila (Monastero di Santo Spirito d.Ocre) del 04.05.2019
L’anno scorso mi piacque definire l’antico maniero in cui anche quest’anno si è svolto il Capitolo 2019 con queste parole che mi piace ricordare:
“L’austero e bel Monastero fortezza di Santo Spirito d’Ocre in L’Aquila costituisce il primo insediamento cistercense nell’ampia vallata aquilana. Risale al 1222 da Placido da Roio, su un terreno donatogli dal conte Berardo d’Ocre ed entrò ufficialmente nell’Ordine Cistercense alla morte del fondatore (avvenuta nel 1248). Il panorama della valle aquilana visto dal maniero, specie al tramonto, è superbo e si annega nella corona di montagne che fanno da sfondo naturale.
Le mura nude del maniero trasudano di storia e lo sguardo delle pietre brunite dal tempo sembra penetrare quei sassi assorbendo novecento anni di vite vissute in quell’ameno castello e come in un “replay” vengono alla mente figure di dame e cavalieri che hanno tracciato la storia dal rinascimento fino ai giorni nostri. Lo sguardo del visitatore si purifica dal triste e monotono percorso dell’autostrada e si incanta ad osservare”.
Purtroppo quest’anno (2019) il cielo cupo, freddo e piovoso (strano per questo periodo) ha tolto il piacere ai convenuti di cullare lo sguardo sulla splendida valle….si intravvedeva a stento il bel paesaggio vallivo.
Come da abitudine la fortezza rimane sede del “Chapitres de Chevaliers de l’Ordre de Saint George de Bourgone”. Il Governatore Generale dell’Ordine Barone Don Michele Maria Biallo integrato dalla Baronessa Ottaviana Giagnoli Biallo, sua signora e consorte, accoglie sotto la pioggia i convenuti sprezzante del pianto freddo del cielo ma ambedue si muovono all’interno del maniero come se appartenessero a quella storia.
Dopo saluti e convenevoli tutti accediamo alla sala principale per dare l’inizio alla cerimonia del Capitolo 2019. I componenti in “Cocolla e distintivi” e gli ospiti in abiti seri ed eleganti in sintonia con la sobrietà della cerimonia prendono posto nella platea ordinata della sala mentre sotto l’altare sconsacrato prende posto la Presidenza e la rappresentanza ecclesiastica nella persona solenne ed imponente del Monsignore Luigi Casolini di Sersale in paramenti da cerimonia e seggio regale.
L’apertura del Capitolo 2019 è ad opera del Governatore Generale che introduce i termini della cerimonia presentando l’ala alla sua sinistra dove siedono i nuovi postulanti del Capitolo e con enfasi e tono adeguato sottolinea lo spirito di servizio del “Cavaliere” e delle qualità dei Postulanti.
Sull’auditorio si sparge un’aria di serio e compunto sentimento di approvazione e di sussiego che risalta la unicità dell’evento. Diventa solenne quando in coro si recita la “Preghiera dell’Ordine” che invoca al Signore la forza di osservare i principi della Cristiana Tradizione che chiude con le parole: “…..dammi la forza di mettere in atto questi desideri secondo l’insegnamento del Vangelo con spirito disinteressato……per la gloria di Dio , la pace nel mondo ed il bene dell’Ordine di San Giorgio di Borgogna”.
Si da inizio alla cerimonia delle nomine e sul pulpito si avvicendano i postulanti per ricevere la nomina con i tre tocchi della spada dell’Ordine, la cocolla con le insegne e con la pronuncia del Giuramento. L’atto finale del Governatore si conclude con l’abbraccio dell’ormai Cavaliere inginocchiato e con l’invito a sollevarsi attraverso la pronuncia della formula: “Dove si è inginocchiato un uomo….. si alzi un Cavaliere”.
I convenuti suggellavano ogni nomina con cadenzato e fragoroso applauso che poneva termine della cerimonia.
Anche quest’anno l’eco degli applausi ha costituito un lavacro di tutti i pensieri fino ad allora ammassati e confusi nelle menti dei postulanti che all’unisono, si ponevano tutti (una quindicina di alte e prestigiose personalità) ad un convinto ringraziamento al Signore testimoniato nel rituale ossequio al Monsignore Casolini ed al prestigioso Ordine dei Cavalieri di Borgogna.
Anche quest’anno hanno fatto eco i “Titoli Onorifici” consegnati ai Cavalieri distintisi nel corso dell’anno per rimarcare la abnegazione e dedizione di coloro che più del proprio dovere hanno dedicato all’Ordine tempo, saggezza e collaborazione.
Un pranzo sontuoso anticipato da un corposo e squisito aperitivo (fatto di vari prodotti locali) composto da pietanze e ricette locali magistralmente cucinate e presentate dal cuoco di grande destrezza (un particolare cenno va fatto al risotto al tartufo ed i ravioli alla ricotta locale ed al secondo di maialino tenero) coadiuvato da solerti camerieri al passo con le esigenze.
Va inviato un grazie alla perfetta organizzazione del Monastero ed al neo-nominato Commendatore Tonino Boccadamo che da Grande Orafo artigiano quale è, ha coniato un braccialetto con lo stemma dell’Ordine e lo ha messo in cessione agli interessati cedendo gli introiti ad opere di beneficenza. Un grazie agli “Sponsor” che hanno consentito l’elevazione del tono della cerimonia a livelli veramente degni della pregna sostanza del nostro “Capitolo dell’Ordine 2019”.
Come sempre alla spicciolata tutte le auto ammassate lungo l’impervia strada che conduce al maniero, prendono la via a tornanti in discesa per il ritorno ai luoghi origine di tutta Italia. Ognuno trasformato rispetto all’arrivo con un bel ricordo indelebile dell’arricchimento dell’Ordine di Borgogna di nuove energie di uomini di valore trasformati in Cavalieri.
Commendatore dell’Ordine di San Giorgio di Borgogna Antonio Moretta
(06.05.2019)