


Commento critico Il testo offre notizie storiche molto importanti da ricordare perchè oggi, l’uomo, dimentica facilmente e non comprende le motivazioni per le quali avvengono capovolgimenti e rivoluzioni sociali. Nella odierna temperie culturale, la tendenza è quella di ribaltare ruoli consolidati e, a torto o a ragione, viviamo una fase di grandi cambiamenti. Il messaggio che l’autrice del libro vuole inviarci, trascende gli accadimenti personali dei protagonisti del romanzo e si proietta verso un orizzonte molto più ampio e, quando un libro, una poesia,un brano musicale, un dipinto operano un transfert in dimensioni “altre”, hanno assolto il compito per cui sono state create. Quando lo zio di Candida fa un excursus storico sulla Germania, alla fine della 2° guerra mondiale, fa comprendere alla nipote e al lettore, la differenza tra la politica sovietica( improntata verso il modello collettivistico) e la politica americana, centrata sui principi di democrazia liberale, pluralismo politico e libertà individuali. Certamente non si può ignorare la storia del proprio paese, la cultura deve essere la base, lo zoccolo duro su cui costruire il proprio futuro. Non bisogna dimenticare che la scuola italiana è stata la migliore al mondo, il nostro orgoglio per un lungo periodo, proprio perchè i programmi ministeriali sono stati improntati ad una formazione a 360°e cioè hanno fornito le basi culturali necessarie per intraprendere qualunque indirizzo di studio e di lavoro. Ma, la nostra protagonista, Candida, sì di umili origini, ma volitiva, creativa, con un carattere forte e con obiettivi ben delineati, non ha compreso i messaggi e gli stimoli culturali suggeriti dallo zio; ha minato pertanto, alle basi il suo castello e ha dovuto sopportare sei anni di carcere. E allora non basta il denaro, la cultura vivaddio non si può comprare ma è frutto di impegno personale, mai concluso ma prolungato nel tempo! E’ un percorso in fieri e la nostra mente deve essere nutrita e arricchita con un continuum di stimoli e di riflessioni. Un messaggio a tutti i presenti: riappropriamoci dei nostri capisaldi: famiglia-scuola-chiesa, sono questi i pilastri della nostra società. Dobbiamo resistere agli attentati disgreganti contro un mondo di valori ineludibili per la stabilità della nostra civiltà millenaria, invidiata da tutti i popoli!
Carmela Costanzo