

Cercando di tradurre ai minimi termini il pensiero degli scienziati intervistati bisogna dire
che sulla terra (datata milioni di anni) le perenni mutazioni sono astrali, universali ed
inarrestabili. Che i periodi della nostra esistenza (noi viviamo per circa 100 anni) che sono
talmente insignificanti per i grandi fenomeni universali al punto che noi non abbiamo il
potere di sensibilmente influenzare profetizzano gli scienziati interpellati.
Il nostro pianeta è un organismo vivo ed in continua mutazione con movimenti di energia di
potenza gigantesca (basti pensare ai fenomeni tellurici, la formazione delle montagne, i
movimenti degli oceani, gli spostamenti della atmosfera, etc.). L’inquinamento di un
vulcano attivo è talmente forte che non ha paragoni con l’opera dell’uomo; la potenza di un
uragano non è controllabile da niente e da nessuno, l’effetto dello scambio ossigeno e
anidride carbonica della vegetazione ha valori incalcolabili rispetto alla azione dell’uomo.
A questo punto si deve concludere che l’uomo deve fare e disfare ciò che vuole
nell’atmosfera???
Certamente no!!
La sua azione, sebbene di valore percentuale
bassissimo, ha il suo peso e la sua influenza sui fenomeni atmosferici. L’uomo comunque
e presto deve correggere l’andazzo del passato e ricorrere a migliori risoluzioni nell’utilizzo
della produzione ed uso della energia di cui ha bisogno. Lo deve fare con razionalità e
senza terrorismi ecologici; bisogna che trovi soluzioni globali e non locali
(non ha senso
che 60 milioni di italiani attuino politiche di correzione e miglioramento
dell’inquinamento quando un popolo come la Cina o l’India con miliardi di persone
continui ad inquinare liberamente).
Se dipendesse da me consiglierei i politici di turno di dare maggiore ascolto agli scienziati
piuttosto che ai terroristi ecologici d’attualità e li inviterei a spendere molte energie politiche
ed economiche in
“Ricerca”
nell’utilizzo di sistemi di trattamento del residuo urbano senza
emissioni (o minime) in atmosfera adottando quindi la Pirolisi, Gassificazione, Compost,
Digestione Anaerobica del rifiuto (TMB) etc., e con percentuali di riciclo dei rifiuti urbani
prossimo al 90%.
Una spesa molto rilevante io consiglierei di impegnarla nella ricerca della produzione di
energia
NUCLEARE FREDDA
(ovvero senza produzione di scorie radioattive) da
effettuare tramite accordi almeno continentali, per arrivare al più presto all’utilizzo di quella
enorme fonte energetica (NUCLEARE) che rappresenta il punto di arrivo del sistema
adottabile in qualunque parte del pianeta dove si possa scindere la materia senza rischio
di scorie.
Infatti alzando gli occhi al cielo e guardando tutto ciò che esiste (l’universo) notiamo che
tutto si muove e lo fa attraverso la energia nucleare
. E’ LA’ CHE BISOGNERA’
ARRIVARE.
Si sta spendendo troppo poco e lo si fa troppo localmente con risultati troppo
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modesti e lenti. Occorrono invece centri globali di ricerca e non singoli laboratori (vedere il
CERN di Ginevra CH).
Certo non si può né si deve ignorare l’esistenza dello sfruttamento della energia pulita
(Eolico, Maree, Solare, etc.) sempre utilizzabile localmente onde evitare al massimo il
trasporto dell’energia elettrica con conseguenze economiche rilevanti a carico del sistema
del trasporto con cavi elettrici (perdita di potenza di circa il 10% per ogni 100 Kilometri).
Così come si stanno regolarmente organizzando convegni sull’arte, sui diritti della donna,
sulle giornate della solidarietà, sull’alimentazione, sulla strage delle foche etc.;
bisogna
dare impulso alla ricerca sulla produzione di energia ed il suo utilizzo senza riunioni
oceaniche di giovani imberbi molto giustamente preoccupati sull’inquinamento e
sul surriscaldamento del pianeta ma troppo poco istruiti sul tema energetico reale
ed imbeccati dai “Media”. Risultano così impreparati, pressapochisti e politicizzati.
Ingredienti questi che ci fanno vivere nel clima del terrore ecologico sviando invece
i veri problemi che assillano noi tutti poveri utenti.
Occorre ricercare, ricercare e ricercare fonti di energia pulita nucleare fredda.
Antonio Moretta
(15.03.2019)