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L’universo è infinito…….anche il tempo è infinito.

Mi abbandono in una riflessione e dico: “esiste l’infinito nel quale galleggia l’Universo di cui noi non siamo che un microscopico segmento…..l’infinito ci ha preceduto e l’infinito seguirà noi per sempre”. Tutto questo avviene nel tempo. Allora bisogna logicamente considerare cheanche il tempo sia infinito”. Infatti ritengo che il tempo è nato con l’universo e finirà con esso.

La nostra storia è “finita” perché ha un inizio e riteniamo che in un futuro lontanissimo avrà una fine lo dice la scienza e lo prevede anche la religione (il giudizio universale). La vita sulla terra è comparsa circa 4,5 Miliardi di anni fa. L’ Homo Erectus compare sulla terra circa 1,5 milioni di anni fa. Questa è la prima certezza scientifica che abbiamo a disposizione. A questa origine è seguita la preistoria dell’uomo e via via la storia moderna (per i credenti siamo nel 2019 dopo la nascita di Cristo). Viviamo sul nostro pianeta rappresentando quasi nulla se paragoniamo il nostro mondo con un Universo infinito delle cui dimensioni non ne abbiamo cognizione logica (esistono varie teorie di illuminati scienziati sulla dimensione e origine dell’Universo ma poche certezze).  Per noi la parola “Infinito” non ha significato perché la dimensione (se così la vogliamo chiamare) è fuori dalla nostra umana comprensione. Cosa vuol dire Infinito?

Esistiamo in epoche che sono solo dei miseri segmenti di evento di fronte al così detto Infinito che la nostra ragione non arriva a comprendere. Per l’uomo tutto ha e deve avere una dimensione che va dal microscopico al macroscopico mondo, dai “nano micron” ai “miliardi di anni luce”, ma pur sempre finiti. Solo la matematica inventata dall’uomo dà un significato all’infinito: la retta ed i numeri. Non ci viene in aiuto neanche la Filosofia (che è amore per la sapienza) difronte all’infinito si ferma.

Non sappiamo se nel cosmo ci siano altri esseri viventi. La nostra ragione, basata sui fatti e sui fenomeni scientificamente ripetibili, ci dice di no e la ricerca scientifica conferma il no per difetto di conoscenza dell’intero cosmo.

Sappiamo con certezza che il mondo (finito) in cui la nostra ricerca spazia è ben poca cosa di fronte ad un infinito “Spazio” di cui non abbiamo conoscenza sufficiente per dargli una ragione di esistere ed una dimensione. Gli scienziati (tra questi le maggiori menti) indicano l’origine del nostro mondo ai tempi del “Big-Bang” (circa 14 Miliardi di anni fa in una esplosione di un Buco nero). Sorge spontanea una domanda: “Ma prima di allora cosa c’era??”. Oggi, sempre gli scienziati più accreditati predicono che in un futuro enormemente lungo (ma finito) l’universo imploderà nei “Buchi Neri”. Ragione per cui dopo di allora non esisterà “Niente” lo stesso niente che esisteva prima del Big-Bang.

A questo punto è lecito supporre che noi veniamo dal “Niente” e torneremo al “Niente” in un tempo grandissimo “ma finito”. È forse questo il significato dell’Infinito?  Anche ciò per la nostra mente finita non è altro che una dimensione grandissima ma circoscritta.

Ma allora cos’è il tempo? Noi umani abbiamo stabilito una “convenzione” che va dalla nascita di Cristo (anno zero) a dopo Cristo spaccando il tempo in due semirette una proveniente dall’infinito e l’altra che parte dall’anno zero e va all’infinito. Quindi il tempo (ovvero le due semirette) lo misuriamo convenzionalmente con la rotazione della Terra secondo una reale orbita definita intorno al sole (la terra gira alla velocità di 108.000 Chilometri all’ora) ed abbiamo definito “Anno” la durata di tale percorso. La Terra, nella sua rotazione lungo il suo asse, riceve la luce del sole creando la zona di luce (giorno) e di buio (notte) con una intermittenza che convenzionalmente abbiamo chiamato “Giorno” e che per la duttilità delle nostre misurazioni lo abbiamo suddiviso in 24 ore. In poche parole abbiamo inventato l’Anno (che convenzionalmente abbiamo suddiviso in 365 giorni e 6 ore) e l’“Ora” (che convenzionalmente abbiamo suddiviso in minuti, secondi, micro secondi etc.).

In conclusione abbiamo creato ed usiamo un sistema “finito” per misurare il tempo “finito” della nostra esistenza ma non sappiamo dare misura al Cosmo perché questo metodo, ahimè, non serve per misurare la dimensione dell’“infinito” in cui viviamo e vivremo (come umanità).

A questo punto sorge una doverosa domanda: “Ma allora perché esistiamo proprio ora in questo segmento finito dell’infinito?” ed ancora: “Perché esistiamo?”.  Il pensiero affonda in mille ipotesi tutte fantastiche ed irreali che fanno nascere un solo convincimento in questo mare di teorie e illazioni: “La Fede”.

Ciò che l’uomo non capisce, ma esiste, alcuni lo giustifichiamo con la parola “Fede”, altri temono ciò che non comprendono e fermano il proprio pensiero come ci si ferma davanti ad un muro impenetrabile. I Cristiani vivono la loro fede in Dio e la chiamano “Religione Cristiana”. Altri uomini hanno altre fedi in altri Dei che chiamano con altri nomi. Ma tutti gli uomini e tutte le religioni non danno alcuna definizione dell’infinito.

La scienza umana di sempre dall’inizio ad oggi non da spiegazione dei due interrogativi precedentemente posti: “Perché esistiamo in questo segmento di infinito e perché esistiamo ora”. Secondo me non resta che una sola risposta: LA FEDE.

Il tema posto è gigantesco ma salendo ipoteticamente all’apice dell’universo (ammesso che esista l’apice) vediamo che esistono i “Profeti” che hanno lasciato a noi nei secoli alcune ipotesi di risposte attraverso gli scritti di chi ha vissuto e previsto il futuro (senza la nostra scienza evoluta) con la Fede. Quella Cristiana sostiene nei Libri Sacri che l’Universo è stato creato dal Signore in sette giorni ed il sesto giorno ha creato l’uomo.

A questo punto mi chiedo: ma se l’universo (e la terra) è stato creato 14 miliardi di anni fa (Big Bang) e sulla terra l’uomo è comparso 1,5 milioni di anni fa, Nostro Signore come ha potuto creare l’universo (che già c’era) e l’uomo in 7 giorni? (l’unità di misura che verrà stabilita dopo miliardi di anni dalla creazione dell’universo). Sottolineo che la creazione è il tempo di sette rotazioni della terra lungo il suo asse. Quali sette momenti misurati con un tempo che si rifà ad una rotazione di un pianeta (la terra) che 14 miliardi di anni prima è stata creata? Dove si collocano i 7 giorni nello spazio?? Ecco il momento finito di una esistenza infinita del cosmo descritta dai testi sacri della religione cristiana che dice:

-Nel primo giorno viene separata la Luce dalle Tenebre.

-Nel secondo giorno vengono separate le acque superiori dalle acque inferiori dando così origine alla pioggia.

-Nel terzo giorno dalle acque inferiori viene separata la terra e creato il regno vegetale.

-Nel quarto giorno vengono poste nel firmamento le due luci maggiori: il Sole e la Luna.

-Nel quinto giorno vengono creati gli esseri marini e gli uccelli.

-Nel sesto giorno vengono creati gli animali e l’uomo

-Nel settimo giorno Dio cessa di creare e benedice e consacra il settimo giorno con il riposo.

Cercare con la logica e l’intelligenza di oggi risposte a queste domande mi sembra impossibile perché equivale a voler volare senza avere le ali. L’uomo (insisto ancora una volta) non ha coscienza né del tempo né dell’infinito. A questo grande mistero si può rispondere solo con la fede: “Dio esiste”. Lo sviluppo della intelligenza umana è progressivo ed andrà per sempre evolvendosi. Il grande pensatore Emanuel Kant ebbe a dire che “….se eleviamo all’infinito l’intelligenza dell’uomo, arriviamo a Dio”. Chissà se un giorno potremo capire l’arcano?

Mi soccorre un esempio. Se al mondo dovesse esistere una sola moneta d’oro ed il suo possessore la cedesse agli altri uomini che la faranno girare tra gli esseri viventi; da quel momento in avanti tutti conoscerebbero la moneta perché nel tempo la avrebbero potuta toccare con mano. Non occorrerebbe alcuna fede per averne certezza di esistenza. Questo è un esempio razionale e tangibile di un fatto legato alla concretezza della moneta d’oro. Quindi qui non occorrerebbe la fede.

Questo esempio vale se “Qualcuno o Qualcosa” abbia creato la moneta da mettere a disposizione dell’umanità altrimenti non potrebbe esistere alcuno scambio in terra.

La moneta è il “Creato” che ci circonda e che noi nel nostro piccolo mondo costituito dalla terra oggi conosciuta, adoperiamo perché esiste tangibilmente, ma è assolutamente certo e concreto che “Qualcuno o Qualcosa” proveniente dall’eterno lo abbia creato. Se poi è stato il Big Bang, il Caso nel Caos, il Fato, la Virtù Celeste etc., a portarci ai nostri giorni meno importa perché si parla di “Strumento” e non della “Entità” la cui mano ha voluto e creato lo strumento.

Ognuno al mondo ha la sua credenza che poi sfocia in una religione simile o diversa Monoteista o Politeista. Basta pensare alla storia dell’uomo, alle sue credenze (INCAS, Assirobabilonesi, Egiziani, Pellirossa, Indiani, Ebrei, Musulmani, etc.) tutte lecite e che ognuno deve rispettare così come ognuno deve rispettare l’altrui credenza.

Una cosa però accumuna tutti e tutto, la “FEDE” che ci fa constatare che esiste l’Universo su cui viviamo e che adoperiamo e che “Qualcuno o Qualcosa” ce lo ha messo a disposizione. Per me si chiama “DIO”, la cui esistenza non è mai stata negata dalla scienza che attraverso le parole di un grande scienziato Antonino Zichichi ha affermato: “secondo la scienza al mondo non esiste nulla che escluda la presenza di Dio”.

Resta disattesa la domanda: veniamo dal “Niente” e torneremo al “Niente” ma allora “perché esistiamo e perché in questo momento?”

Di certo disponiamo di un libero arbitrio che fa di noi uomini dotati di un libero strumento della mente che può farci prosperare ma anche annullare il miracolo della nostra esistenza. Penso al fatto che la vita media dell’uomo sulla terra è all’incirca di 80 anni; ragione per cui se per assurdo (voluto o non voluto ma incombente) l’uomo per qualunque motivo non procreasse più alcun figlio, tra novanta anni la terra tornerebbe al regno animale e vegetale da dove siamo partiti 1,5 milioni di anni fa. Esserci quindi dipende solo da noi.

Ma allora perché usiamo mille metodi e strumenti (Guerre, armi micidiali, odio, terrorismo, violenza, inquinamento, bombe nucleari etc.) per arrivare velocemente al “Niente?” La cosa immensa di cui oggi godiamo che è il nostro libero arbitrio, la stiamo adoperando molto male….troppo male.  Occorre che l’uomo si rifugi nella sua Fede (quale che sia) e si convinca dell’immenso dono che ha ricevuto e che deve onorare e non distruggere: la vita.

Il nostro grande Papa Francesco con le sue azioni e scritture, ma molto più con i suoi viaggi sulla fratellanza dei popoli, lo dimostra. L’ultimo atto recente, la visita al mondo arabo di questi giorni, (Emirati Arabi), ne è la concreta dimostrazione.

Se non troviamo le risposte ai due interrogativi posti in questa riflessione, abbiamo una sola strada da percorrere: l’uomo occorre che viva nella Fede e nella Misericordia che alberga nella Fede.

Antonio Moretta

(05.02.2019)

 

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